Biografia

 

Duccio Guidotti nasce  a Roma il 30 settembre 1920. Sposato è padre di due figli.

Di cultura umanistica ha frequentato la “Scuola libera di nudo” all’Accademia di Belle Arti di Roma .Sono stati suoi maestri Sironi, Siverio, Rivosecco e Piccolo.

1939 Interrompe gli studi a causa dell’inizio della Seconda Guerra Mondiale. E’ prima soldato nel 1° Reggimento dei Granatieri di Sardegna, poi entra a far parte del gruppo dei Pittori di Guerra, ma anzicchè imboscarsi al Ministero della Guerra va in prima linea a documentare con matita, pennello e macchina fotografica l’evento e, soprattutto, i combattenti con la coerenza di un artista che dell’indipendenza e della ricerca ha fatto ragione di vita. Espone; a Venezia alla XXIII Biennale;  a Roma al Palazzo delle Esposizioni, a Vienna alla Quadriennale.

1943 - 1947 L’armistizio con gli Alleati lo trova nell’isola di Rodi. Miracolosamente con un gruppo di soldati sfugge ai Tedeschi. S’imbarca per la Turchia, da cui crede sia possibile rientrare in Italia con un ponte aereo, ma invano. Sopravvive il quel paese assieme ad alcuni commilitoni grazie alla pittura, finché non viene catturato dai Francesi che lo consegnano agli Inglesi,  da questi ultimi è tradotto in un campo in Egitto nel quale vengono concentrati i superstiti dell’Egeo considerati cobelliggeranti. Nei lunghi anni di prigionia il comando inglese riconosce il suo talento pittorico consentendogli, in via straordinaria, di continuare a dipingere, anzi gli fornisce gli strumenti per farlo. Alcune sue opere di questo straordinario periodo furono sottoposte  alla censura militare angloamericana. Alcune furono trattenute, mentre le restati opere: appunti, schizzi, disegni, acquerelli e anche quadri, gli fu consentito di portarle in patria. Sul recto di ogni foglio o tela vi è il timbro apposto dal comando inglese con la sigla del campo di prigionia: PW MIDDLE EAST 101

1947 - 1948 Rientrato dalla prigionia in Italia riprende l’attività pittorica partecipando a numerose esposizioni collettive e personali, riscuotendo anche il consenso unanime della critica.

1949 – 1972 Durante questi venti anni sabbatici Duccio Guidotti è alla continua ricerca  di altri mezzi espressivi e linguaggi. Estende il suo campo d’azione al cinema ( cartoni animati, documentari, consulenze per il colore nei film),  alla pubblicità e, soprattutto, alla televisione, (fa parte dell’organico della Rai dove diventa responsabile del Settore grafico e animazione del Telegiornale, e collabora anche con la  Radio Televisione Svedese) realizzando memorabili servizi televisivi e rubriche giornalistiche come “Quello che dicono i giornali” e “Rotocalchi in poltrona” che segnarono un’epoca nella informazione televisiva pubblica.

1973 – 1988  La sua pittura ha subito negli anni di distacco e di riflessione una profonda evoluzione e maturazione.  Il 1973 è l’anno del rientro ufficiale nel mondo della pittura con una fortunata mostra alla Galleria Canova fortemente voluta da famiglia, colleghi, estimatori e critici come Antonio Donat Cattin e, soprattutto, Valerio Mariani che intese ricucire lo strappo di questi vent’anni ricollegando la sua critica all’ultima mostra del giovane Guidotti nel ’48, all’ormai maturo artista con un’appassionata presentazione del catalogo della mostra nel ’73.

Sono di questi anni alcuni dei riconoscimenti pubblici e premi come il Viareggio: Premio di pittura Targa d’oro abbinato al 45° Premio letterario 45 esima  edizione.

1989 - 2002 E’ un periodo dedicato principalmente alla realizzazione di affreschi in Italia e all’estero tra cui ricordiamo a Damasco (Siria) - Convento dei Francescani Eglise Saint Antoine San Francesco  “Cantico delle creature”; l’anno seguente a Roma - Santa Maria in Via.  Il miracolo di Santa Maria in Via;  a Mar Mousa (Nebek, Siria) Convento di San Mosé l’Altissimo - I sette dormienti di Efeso.

Nel 2001 la Germania  per meriti artistici e ideali conferisce  a Duccio Guidotti  “La Cittadinanza Europea “ … per volere- cita così la motivazione - con la sua opera chiaramente riunire l’Europa…”  ovvero, grazie al linguaggio universale della pittura popoli di lingua e cultura differenti e per molti versi distanti possono comunicare tra loro. Il riconoscimento fu voluto fortemente dalla città di Volkertshausen che gli commissionò un grande affresco.

Nel 2001 a Bolsena ( Viterbo) affresca la Sala del Consiglio Comunale: Le quattro stagioni

2003 – 2006 Continua la sua opera di rinnovamento dedicandosi prevalentemente al ritratto con lo stesso entusiasmo e con l’identica foga dei suoi vent’anni concentrando la sua attenzione sulla figura umana in ogni sua forma e rappresentazione.

Cronologia attività artistica

 

1939 Il Quirinale acquista un suo quadro ( Il patrimonio artistico del Quirinale, la quadreria e le sculture, a cura di A.B. Montura A Damigella, 1991)

1942 Roma. Palazzo delle Esposizioni. Collettiva pittori di guerra

1942 Venezia. XXIII Biennale  ( Catalogo II edizione)

1943 Budapest. Collettiva

1943 Vienna. Quadriennale

1946 Roma. Galleria San Bernardo. Personale

1946  Roma. Palazzo Venezia. “Trenta artisti italiani oggi “ 

1947 Roma - Galleria San Bernardo – Collettiva

1947 Roma - Galleria San Bernardo – Personale

1947 Roma - Palazzo di vetro - Mostra del ritratto.Collettiva

1948 Perugia –Mostra Nazionale Premio Perugia. Collettiva

1948 Roma - Galleria San Bernardo – Personale

 

1973 Roma - Galleria Canova Mostra personale che segna il  ritorno dell’artista  al pubblico

1974 Viareggio Premio di pittura Targa d’oro abbinato al 45° Premio letterario 45 esima  edizione

1975 Roma. 1° Premio di Pittura e sport)

1975 Reggio Calabria. II Premio Città di Reggio

1978 Helsingborg (Svezia). Galleria 1-1. Mostra personale

1981 Roma -  Galleria Fidia. Personale

1982 Aosta - Saletta d’Arte Comunale. Personale

1982 Bolsena - Galleria La Monaldesca. Personale

1983 Padova - Galleria Selearte 1. Personale

1983 Belluno - Sala della cultura E.de Luca. Personale

1985 Milano. Galleria d’arte Renzo Cortina (Libreria Cavour). Personale

1991 Roma – Spiritualità, storia e arte nella chiesa delle SS. Stimmate: Mostra dei Cartoni dell’affresco della pittura murale nella chiesa di S. Antonio a Damasco dei Frati Francescani – presentazione al catalogo del professor Strinati

2003 Bergamo Galleria Comunale

 

 

Affreschi e Murales

 

1944 Gaza (Palestina) Mensa campo di concentramento cobelligeranti. Murales La patria ferita 

1948 Roma Aerostazione Avio Linee Italiane  LAI ( ora Alitalia) Via Bissolati- Esecuzione di un murale (collage e tempera )

1989 Damasco (Siria) - Convento dei Francescani Eglise Saint Antoine San Francesco  “Cantico delle creature

1990 Roma. Santa Maria in Via.  Il miracolo di Santa Maria in Via  

1991 Livata ( Roma) Cimitero. Cappella privata famiglia Bernardini - Deposizione

1993 Mar Mousa (Nebek, Siria) Convento di San Mosé l’Altissimo - I sette dormienti di Efeso

1998 Roma. Casa Nicchiarelli. Piccolo Affresco

1998 Roma. Cappella della Fondazione Don Carlo Gnocchi – Mater Santifici Doloris

1999 Volkertshausen ( Germania). Centro culturale della Chiesa Vecchia -  La curiosità

2001 Bolsena ( Viterbo). Sala Comunale.  Le quattro stagioni

2002 Tocco Casauria  (Pescara ). Casa de Santis. Luce

2002 Roma. Casa Accascina Gualandi.   17,15.